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PortosLab: impariamo giocando ed oggi è proprio così

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PortosLab: impariamo giocando ed oggi è proprio così

 

Brutto tempo, di certo non riusciremo a giocare in giardino ma abbiamo sempre un piano di riserva.. le idee non ci mancano.

Sara e Andrea sono in ritardo di 5 minuti…giustificati dalla cena sociale a cui hanno partecipato venerdì sera, ma Eliana no..lei è puntuale ed il caffè è quasi pronto.

Arrivano tutti…no.. ne manca uno…chissà…

Iniziamo. I bimbi oggi sono attenti..perchè? Ci siamo accorti che dall’anta del nostro armadio mancavano le foto dei bimbi..perchè? Cosa sarà successo? Dove sono? Cerca e ricerca.. nulla.. poi qualcuno le trova..no.. Sara ne aveva una copia nuova, con una foto aggiornata di Ilaria e per fortuna così rimettiamo a posto com’era…ma il dubbio resta.. chi ha preso le foto dei bimbi? Solo quelle dei bimbi? Ed il pensiero comune è uno….saranno stati i folletti? Perché, ragionando a parte due bimbi i folletti non conoscono bene i visi dei bimbi nuovi, e li sono quasi tutti.. saranno stati loro? Non ne abbiamo certezza ma ….improvvisamente si aprono diari e quaderni e stranamente i compiti si finiscono per tempo…chissà…

Finiamo presto. Ci sono molte sorprese oggi..forse più del solito e qualche magia…

Prima della merenda finiamo il grande cartellone fuxia delle regole. Eravamo rimasti a Si fa e da lì partiamo.. anche se qualche idea del Non si fa viene aggiunta da Albertina, Angela e da qualche bimbo. Ci sono cose che non avevamo evidenziato e ci tiene a scriverle. Ognuno mette un pensiero, e come sempre, ci sono pensieri profondi ma scritti con la purezza dei bambini. Noto in quello che scrivono che ci sono basi molto importanti date dai genitori, non c’è retorica, non c’è pressapochismo ma pensieri belli ed importanti. Orgogliosa di questi bimbi. Hanno preso seriamente questo cartellone, sanno che tutti ci dovremo attenere alle regole, grandi e piccoli, le abbiamo scritte insieme ed allora qualcuno al “non si gioca sempre a calcio” aggiunge “si gioca insieme”. Di questi bimbi mi piace la curiosità, le domande, ed ascoltano quando si spiega non solo le materie ma anche le risposte ai loro perché. Ai bimbi non servono sermoni o grandi frasi. Basta un concetto.

Nonostante il cartellone ci scappa una corsa, passano strisciando sotto ai tavoli “così faccio prima!”ma basta un’occhiata ed una frase “cosa avete scritto?” e tutto si placa. Sono bimbi e da qualche parte devono sfogare la tensione. Noi siamo stanchi ma anche loro! Non possono stare seduti altre 3 ore davanti ai compiti, a libri, quaderni…. Noi troviamo il modo, una sigaretta, un caffè, una foto.. a loro spesso basta una corsetta…

Oggi è il giorno contro la violenza sulle donne! Ed è la prima frase scritta “rispetto a tutte le donne” ma subito dopo qualcuno scrive “rispetto per tutti” . Un adulto ed un bambino. Bravi!

Adesso merenda! Apparecchiamo.. merendine e biscotti ci attendono…e c’è anche un buon succo di frutta….è il momento giusto….Albertina reduce da un viaggio in Birmania, ha portato per ogni bimbo ed ogni volontario una cartolina a ricordo nel cui retro ha scritto una dedica. E non è la prima volta! Le chiediamo di raccontarci un po’ la sua esperienza, dove è stata, cosa ha visto e poi i bimbi cominciano con le domande relative alle immagini che sono sulla loro cartolina. Un luogo di culto, una scritta in birmano, e senza accorgersene si fa un po’ di geografia…facendo merenda però! Grazie Albertina!

Angela invece vuole conoscere i luoghi di nascita dei genitori dei bimbi e scopriamo che a parte Oceania e Stati Uniti abbiamo rappresentato in laboratorio tutti i rimanenti continenti. “io sono nato qui ma i miei genitori sono..” tiene a dire un bimbo..”io sono nato qui, i mei genitori si sono conosciuti a Parma” e scopriamo una storia d’amore meravigliosa, “io sono nato qui ma in estate vado dai nonni “piccoli mondi, piccoli ricordi, piccoli cuori. E si continua con la geografia perché ovviamente vogliamo vedere sulla cartina i luoghi che ci descrivono e le distanze.

Finita la merenda ci sono tre bimbi che hanno trasgredito alle regole.. viene data una piccola punizione: 5 minuti sul divano e soprattutto ..in silenzio…per addolcire la pillola noi e gli altri bimbi cominciamo a contare all’indietro partendo da 60…cioè..gli scontiamo la “punizione” ad un minuto. A dire il vero tutti stiamo sorridendo, quelli sul divano e quelli in laboratorio. 60..59..58..57..10..9..8..7..6..5..4..3..2..1..via! parte un sorriso generale. Matematica in coro…

Facciamo il gioco degli animali?” ..e prendiamo le carte. In ogni carta c’è l’ immagine di un animale e due domande con 4 possibili risposte possibili. Si deve indovinare quella giusta. Siamo tutti d’accordo. Specifico però che non si vince niente, che possiamo sbagliare, che ci servirà per imparare una cosa nuova, che non c’è competizione, che non ci sono nè vincitore né vinti. È solo un gioco. E tale dev’essere. Inizio a leggere…ovviamente scelgo il gufo reale. Alla prima domanda si risponde in modo vario…leggo la risposta..bene per chi sapeva, per chi è andato a caso, per chi non sapeva perché così abbiamo avuto modo di imparare ciò che non sapevamo. E così via…Angela li incanta, poi  Eliana, Raffaella ed una bimba alla quale avevo promesso….i bimbi sono attenti, fanno restare i genitori, li coinvolgono…vogliono finire il giro di domande….ed ecco fatto anche scienze!

Hanno dimenticato il giardino, il pallone.. un gioco insieme e la voglia di condividere…credo sia proprio questa la magia. Quando siamo tutti li, bimbi e adulti realizziamo grandi risultati, al di là dei compiti.

Le materie non sono solo quelle dei libri ma soprattutto quelle che trasformi in gioco, in realtà, nel racconto di un viaggio, del paese di origine, di un profumo, di un cibo…

Dopotutto PortosLab : impariamo giocando è il nostro nome…e giochiamo con le materie!

Sara

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